La versione 3.0 del Climate Bonds Standard è stata pubblicata a dicembre 2019. Il documento è il fondamento della certificazione Climate Bonds e la revisione fa parte di un più ampio programma di sviluppo della Climate Bonds Initiative. Con questo importante aggiornamento, la Climate Bonds Initiative si assicura che lo standard fornisca una guida onnicomprensiva sulla certificazione Climate Bonds. Scoprite di seguito quali sono gli obiettivi della revisione e quali sono i nuovi requisiti che ne deriveranno.

Lanciata nel 2013, la Climate Bonds Initiative è un'organizzazione non profit rivolta agli investitori che promuove investimenti su larga scala in un'economia a basse emissioni di carbonio. È allineata con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e di conseguenza promuove investimenti che contribuiscono a limitare il riscaldamento globale a due gradi. Tutte le informazioni di base sul Climate Bonds Standard sono disponibili qui.

Cosa cambia nella versione 3.0?

La nuova versione include requisiti dettagliati per gli emittenti su ciò che un documento di Green Bond Framework deve contenere. Inoltre, nella versione 3.0 i requisiti sono definiti più chiaramente. È ora richiesto un rapporto annuale di aggiornamento che includa la diffusione, l'adeguatezza e l'impatto. Il Climate Bonds Standard V3 include definizioni dettagliate degli asset supportati dallo standard e un ampliamento dell'elenco degli strumenti di debito che possono essere certificati. Ora sono inclusi prestiti, obbligazioni sukuk, prodotti di deposito e altri investimenti.

La versione 3.0 dà agli emittenti e agli investitori la certezza che i green bond certificati soddisfino i requisiti normativi delle principali giurisdizioni. La revisione è compatibile con il nuovo Green Bond Standard dell'UE (EU GBS) e con i Green Bonds Principles (GBP). Ciò significa che i Climate Bond certificati soddisfano anche i requisiti del GBP e dell'EU GBS. Inoltre, la revisione è compatibile con la tassonomia dell'UE e con altri sviluppi del mercato, tra cui le linee guida adottate dall'India, dall'ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico) e dal Giappone.

La revisione fa parte di un programma di sviluppo continuo che riguarda l'intera Iniziativa Climate Bonds. Ciò include l'aggiornamento della Tassonomia verde dei Climate Bonds nell'ottobre 2019. È possibile consultare la nuova versione qui.

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Autore
Constanze Illner

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